Credito imposta e registrazioni contabil

Boom dei crediti d’imposta, attrezzarsi alla gestione contabile

Numerosi adempimenti iniziando dalle scritture, senza che siano disponibili software specifici. Inoltre le disposizioni di prassi sono in continuo aggiornamento e offrono scarsi punti d’appiglio.

  • La normativa d’emergenza ha istituito molti crediti d’imposta a favore delle imprese, senza che esistano sistemi gestionali o software a oggi in grado di automatizzare i numerosi adempimenti connessi. Inoltre le disposizioni di prassi sono in continuo aggiornamento, offrendo scarsi punti d’appiglio.
  • Si ricorda che i beneficiari delle misure sono tenuti a specifiche scritture sul libro giornale per contabilizzare sia il credito d’imposta (SP Dare), sia il corrispondente contributo (CE Avere).
    • Dichiarazione dei redditi – Inoltre, a prescindere dal fatto che (come accade nella maggioranza dei casi) tale beneficio possa essere fiscalmente irrilevante, le scritture che hanno effetto a conto economico devono essere accompagnate da corrispondenti variazioni in diminuzione nella dichiarazione dei redditi.
    • Esempio – credito d’imposta per investimento in beni strumentali nuovi: essendo possibile optare per la modalità contabile che prevede di considerare il contributo come ricavo anticipato, da imputare per quote di competenza al conto economico in relazione alla durata degli ammortamenti dei beni agevolati, emerge anche la necessità di contabilizzare il contributo (CE Avere) utilizzando la tecnica dei risconti passivi, per spalmarlo in base alla durata del periodo di ammortamento.
    • Utilizzo in compensazione – Devono essere eseguite scritture specifiche anche al momento dell’utilizzo del credito d’imposta in F24: la compensazione dei debiti esposti in delega con il credito d’imposta, deve trovare esatta corrispondenza in contabilità con la riduzione del credito d’imposta (in Avere) per effetto del suo utilizzo.
  • Per citare qualche esempio degli adempimenti da pianificare, il solo Decreto Rilancio (D.L. 34/2020) istituisce i seguenti crediti d’imposta:
    • credito d’imposta per canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda (art. 28);
    • credito d’imposta del 50% dei costi di costituzione o trasformazione in società benefit (art. 38-ter);
    • credito d’imposta per mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali (art. 46-bis);
    • credito d’imposta per contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino nel settore tessile, della moda e degli accessori (art. 48-bis);
    • credito d’imposta per adeguamento degli ambienti di lavoro (art. 120);
    • credito d’imposta ottenuto dalle detrazioni in sconto utilizzabili dal fornitore, anche cedibile a terzi (art. 121);
    • credito d’imposta per sanificazione e acquisto Dpi (art. 125);
    • credito d’ imposta per attività R&S nel Mezzogiorno e nelle Regioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e 2017;
    • credito d’imposta per aumento del capitale sociale (art. 26).

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