installare e compilare con il crosscompiling per ARM

Il file contiene uno script per installare i compilatori necessari per osmocom-bb

eazy-compile-gsm-sniffer-testing-environment-master

partendo da questo script ho creato uno script che produce un file unico per la compilazione di tutto il necessario per usare osmocom-bb

installa_osmocom (il file deve essere rinominato da txt a sh)

mv installa_osmocom.txt installa_osmocom.sh

chmod +x installa_osmocom.sh

 

 

Passi avvio layer1 osmocom-bb

cd /opt/osmocom-bb/src/host/osmocon/

sudo ./osmocon -m c123xor -p /dev/ttyUSB0 ../../target/firmware/board/compal_e88/layer1.compalram.bin

poi in altro terminale (CTRL+ALT+T)

cd /opt/osmocom-bb/src/host/layer23/src/misc

sudo ./cell_log -O

poi in altro terminale (CTRL+ALT+T)

sudo ./ccch_scan -i 127.0.0.1 -a 110

poi in altro terminale (CTRL+ALT+T)

wireshark -k -i lo -f ‘port 4729’

I filesystems

Non è un  mio articolo ma era un buon appunto per ricordare i filesystem!

La scelta del file system

Forse i “newbie” non sapranno nemmeno cos’è un file system, eppure saperlo è molto, molto importante. Chi avrà installato WindowsXP, avrà dovuto scegliere tra FAT e NTFS, mentre con linux si pone lo stesso dubbio EXT3 o EXT4?. Un file system è una sorta di “pavimento” del disco (infatti sta sotto ogni file), che determina la velocità, il numero di file, la loro dimensione e tanto altro. In questo articolo conosceremo i vari FS e impareremo a sceglierli per pregi e difetti!

CARATTERISTICHE DI UN FILE SYSTEM

Prima di buttarci nella scelta vera e propria, dobbiamo sapere meglio le caratteristiche di un file system. In genere, le caratteristiche che veramente bisogna sapere sono poche:

  • Il Journaling, che crea dei registri per rendere più facili le operazioni di recupero file dopo uno spegnimento brusco o cose simili, è sempre meglio optare per un FS journaled.
  • Numero massimo file: determina quanti file potete caricare in un disco, indeterminamente dalla dimensione. Conviene optare per un numero alto in caso di server o altre applicazioni che neessitano di creare tanti file piccoli
  • Dimensione massima file: determina qual’è la dimensione massima che può avere un singolo file. Se lavorate con il multimedia, questo valore dovrà essere molto alto
  • Dimensione massima disco: determina quanto può essere grande la memoria, anche quì, dipende dal disco che acquistate.
  • Allocazione dei file: quì entriamo nel più tecnico, si tratta del tipo di allocazione file, ovvero in quale modo i file vengono ritrovati su disco. Esistono le allocazioni a tabelle, a bitmap, a inodi, a b-tree…
  • Permessi file system: i file system più sicuri permettono di impostare i permessi ai file a basso livello.
  • Nomi: determina la lunghezza massima del nome dei file

EXT2: Vecchio ma moderno

Nato nel lontano 1993 per sostituire il vetusto ext, è stato il secondo file system di tipo esteso. Anche se ormai è obsoleto (niente journaling, bassa dimensione massima disco…), ha avuto (e continua ad avere) un successo strepitosa grazie alla sua stabilità e sicurezza… peccato che pecchi un pò in velocità. Se volete formattare una piccola memoria, ext2 è ancora la scelta migliore.

EXT3: ext2 con journaling

Da come si intuisce dal titolo, ext3 ha aggiunto il supporto al journaling, ma non solo, infatti ha aumentato la dimensione massima del disco e cambiato il sistema di allocazione al più performante h-tree (mantenendo i  Bitmap e il sistema a tabelle). Inoltre ext3 ha una grande retrocompatibilità, tanto che molti strumenti e driver nati per ext2 funzionano benissimo anche su ext3!

EXT4: Il futuro

Da quando, a dicembre del 2008, è nato, è sempre stato considerato da tutti il file system del futuro. E in effetti è così. Dopo la rimozione di tantissimi bug, finalmente ext4 è diventato stabilissimo ed è il predefinito di distribuzioni dal calibro di Ubuntu, Fedora e Sabayon. Il punto di forza di EXT4 è quello di sfruttare pienamente la memoria RAM del sistema, aumentando drasticamente le performance. Se poi a questo aggiungiamo velocità, sicurezza e retrocompatibilità, scopriamo che il futuro si chiama EXT4.

REISERFS: Il meglio per file piccoli

Il punto di forza di questo file system (creato nel 2001, creato da Hans Raiser) è quello di poter gestire ben 232 file per un totale di 16TiB. Purtroppo questo filesystem ha un lento sviluppo e quindi è stato accantonato da Reiser4. Degna di nota la notevole capacità di recuperare file cancellati.

REISER4: Evoluzione di reiserfs

Con la versione 4, Reiser diventa più sicuro (crittografia integrata), più moderno (journaling, 64bit…), ma che mantiene tutti i difetti del suo predecessore: sviluppo lento e scarso supporto. Si tratta, però, del sistema migliore per gestire tanti file piccoli.

FAT: dove c’è disco c’è fat

Rappresenta il monopolista della situazione, grazie alla sua facilità di creare driver che lo ha portato ad essere l’unico filesystem che gira su tutti i sistemi (compresi i vecchi DOS). Per questo è il predefinito di floppy e chiavette. Purtroppo, però, è anche il peggiore: è poco affidabile, lento e soffre della cosidetta frammentazione dei file.

NTFS: Il file system di casa Microsoft

File system sviluppato da Microsoft per tutti i windows NT (nt, 2000, xp, vista, 7…), permette di gestire 4 miliardi di file e si basa su una tabella chiamata MFT. Anche se supporta tutte le nuove caratteristiche, rimane lento e obsoleto, ma cnhge sicuro, stabile e flessibile.

HFS+: Il file system di casa Apple

File System simile ad EXT3, nato per sostituire HFS (paragonabile ad ext2), è purtroppo lento e obsoleto, ma stabile e sicuro

XFS: Il multimediale

Sviluppato da SGI per il sistema IRIX, è un file system molto moderno e performante (journaled, 64bit), che dispone una serie di tool di amministrazione, è ottimo per usi multimediale (grazie alle sue capacità di gestire file e volumi enormi), è efficente, flessibile e velocissimo!

ZFS: Giovane promessa

File system nato da poco e sviluppato da Sun, ha prestazioni eccezionali e, grazie ai suoi 128 bit, riesce a gestire ben 16 exabyte di memoria. Purtroppo ancora non è supportato nativamente da Linux e va montato tramite FUSE.


FUSE. COS’È? Fuse è un programma che permette di montare virtualmente dei filesystem, anche se non supportati dal kernel. Per esempio si possono utilizzare FS particolari per gestire facebook, gmail, youtube, flickr e wikipedia, oppure montare file system di cui i driver sono ancora in sviluppo.

 

JOURNALED NUMERO MASSIMO FILE DIMENSIONE MASSIMA FILE DIMENSIONE MASSIMA VOLUME ALLOCAZIONE DEI FILE PERMESSI
EXT2 NO 1018 2TiB 16TiB I-nodes POSIX
EXT3 SI VARIABILE 2TiB 32TiB Bitmap, Table UNIX, ACL
EXT4 SI VARIABILE 16TiB 1024PiB Bitmap, Table POSIX
REISERFS SI 232 8TiB 16TiB Bitmap UNIX, ACL
REISER4 SI ILLIMITATO 8TiB ILLIMITATO Bitmap UNIX, ACL
FAT NO 228 4GB 2TiB Linked List
NTFS SI 232 16TiB 256TiB Bitmap, Extents ACL
HFS+ SI ILLIMITATO 16EiB 16EiB B-tree UNIX, ACL
XFS SI ILLIMITATO 8 EXABYTE 16 EXABYTE B-tree extent ACL
ZFS SI 248 16 EXABYTE 16 EXABYTE POSIX

Configurare tastiera Italiana su Ubuntu

Se al riavvio del computer con Ubuntu 14.04 TLS la vostra tastiera perde sistematicamente la configurazione, procedete così:

Cliccate in alto a destra sul simbolo IT e selezionate INGLESE (USA)
Cliccate nuovamente sul simbolo che appare ora, EN e selezionate nuovamente ITALIANA

Provate ora la tastiera e se tutto funziona perfettamente, procedete in questo modo per rendere la configurazione permanente:

Aprite il terminale e digitate ibus-setup
Si apre la finestra delle Preferenze di IBus
Selezionate Metodo di input
Mettete la spunta su Personalizza i metodi di input attivi
Eliminate tutte le tastiere ad eccezione di quella Italiano-Italian (per farlo basta cliccare sopra e poi su Rimuovi)

Chiudete tutto e riavviate il computer… vedrete che la tastiera non perde più la configurazione [img]images/smilies/lightbulb.gif[/img]

P.S.

Se la tastiera non è configurata correttamente dall’inizio, sempre da terminale utilizzate il seguente comando:

sudo dpkg-reconfigure keyboard-configuration

Cercare nei pdf, pdfgrep

In questi giorni ho avuto la necessità di cercare nei miei pdf. Ho provato il software pdfgrep.

https://pdfgrep.org/

Si installa con il comando:

sudo apt-get install pdfgrep

o su git

git clone https://gitlab.com/pdfgrep/pdfgrep.git

nella dir appena creata su impartiscono i comandi sotto riportati,

con autoconfig.sh e configure e make e make all

USO

pdfgrep -r -n  fiscal *.pdf  ‘ ricerca nei file pdf la parola fiscal indicando la pagine dove ha trovato il risultato