Utile proporre le modalità di rilevazione contabile della compensazione tributaria e/o contributiva, nonché quelle di rilevazione del credito da dichiarazione.
Le dichiarazioni fiscali, come noto, possono evidenziare anche delle situazioni di credito verso il Fisco, con la conseguente possibilità di effettuarne la compensazione con altri debiti il cui pagamento va effettuato con l’F24.
È utile dunque proporre le modalità di rilevazione contabile della compensazione tributaria e/o contributiva, nonché quelle di rilevazione del credito da dichiarazione.
Nelle rilevazioni contabili, accanto al conto verrà indicato tra parentesi la voce dello stato patrimoniale CE cui esso va chiuso.
Sommario:
La rilevazione contabile dei crediti da dichiarazione
- Credito Iva annuale
- Credito per Irpeg (ora IRES) da Dichiarazione dei Redditi
- Credito per Irap da Dichiarazione Redditi
La rilevazione contabile delle compensazioni
- L’utilizzo del credito IVA
- L’utilizzo del credito Ires e Irap risultante dalla Dichiarazione dei Redditi
- Utilizzo del credito Iva per la compensazione parziale
- Utilizzo del credito Ires e Irap per la compensazione parziale
La rilevazione dei crediti da dichiarazione
Vediamo dunque come si rilevano i crediti Iva, Irpeg (o IRES) e Irap.
a) Credito Iva annuale
Se supponiamo che il credito che scaturisce dalla liquidazione annuale sia di € 1.000 (dato che deve comunque coincidere con il saldo del conto acceso alle liquidazioni Iva, ed iscritto nel bilancio 2003), la scrittura sarà:
Credito Iva annuale (C II 5) A Erario c/liquidazione Iva 1.00
b) Credito per Irpeg (ora IRES) da Dichiarazione dei Redditi
In questo caso, le scritture contabili sono diverse a seconda che il credito derivi da un versamento di acconti eccedente il debito effettivo scaturente dalla dichiarazione, o dalla mancanza di imponibile.
b1) Credito per Irpeg (ora IRES) da Dichiarazione dei Redditi dato da eccedente versamento di acconti
Se supponiamo che il contribuente ha versato nel corso del 2003 € 3.000 di acconti, che ha subito ritenute a titolo di acconto su interessi per € 100, e che dalla liquidazione dell’imposta venga fuori un debito effettivo per lo stesso anno di € 2000, la scrittura sarà:
Diversi A Diversi 3.100
Debito Irpeg (D 11) 2.000
Credito Ires annuale (C II 5) 1.100
Acconto Irpeg (CII5) 3.000
Erario c/ ritenute subite (CII5) 100
b2) Credito per Irpeg (ora Ires) da Dichiarazione dei Redditi dato da mancanza di reddito imponibile
Se, nello stesso esempio precedente, dalla liquidazione dell’imposta viene fuori un reddito imponibile negativo (perdita), la scrittura sarà:
Credito Ires annuale (C II 5) A Diversi 3.100
Acconto Irpeg (CII5) 3.000
Erario c/ ritenute subite (CII5) 100
c) Credito per Irap da Dichiarazione Redditi
Anche in questo caso, le scritture contabili sono diverse a seconda che il credito derivi da un versamento di acconti eccedente il debito effettivo scaturente dalla dichiarazione, o dalla mancanza di imponibile, anche se quest’ultima è una ipotesi poco frequente.
c1) Credito per Irap da Dichiarazione dei Redditi dato da eccedente misura di acconti versati
Se supponiamo che il contribuente ha versato nel corso del 2003 € 4.500 di acconti, e che dalla liquidazione dell’imposta venga fuori un debito effettivo per lo stesso anno di € 3.000, la scrittura sarà:
Diversi A Acconto Irap 4.500
Debito Irap (D 11) 3.000
Credito Irap annuale (C II 5) 1.500
c2) Credito per Irap da Dichiarazione dei Redditi dato da mancanza di reddito imponibile
Se, nello stesso esempio precedente, dalla liquidazione dell’imposta viene fuori un reddito imponibile negativo (perdita), la scrittura sarà:
Credito Irap annuale (C II 5) A Acconto Irap (CII5) 3.100
La rilevazione delle compensazioni
Vediamo dunque adesso quali sono le scritture che dovranno essere fatte in contabilità per rilevare la compensazione.
Analizziamo prima (1 e 2) l’ipotesi in cui il credito copra interamente il debito (ossia quella in cui l’F24 è a saldo zero per effetto della compensazione), e poi quella (3 e 4) in cui esso invece è inferiore all’importo da versare (e quindi l’F24 presenta un saldo attivo da versare).
I crediti Irap e Ires verranno trattati insieme, ma solo per snellire la trattazione, in quanto, evidentemente, è ben possibile che un contribuente abbia una posizione debitoria per uno di tali tributi, e creditoria per l’altro.
a) L’utilizzo del credito IVA:
- per il versamento delle imposte risultanti dalla Dichiarazione dei Redditi (saldo e acconto)
Diversi A Credito Iva annuale (C II 5) 1.000
Debito Irpeg (D 11) 100
Debito Irap (D11) 100
Acconto Irap (C II 5) 500
Acconto Ires (C II 5) 300
- per il versamento delle ritenute fiscali
Erario c/ritenute (D 11) A Credito Iva annuale (C II 5) 1.000
- per il versamento dei contributi previdenziali
Inps c/contributi (D 12) A Credito Iva annuale (C II 5) 1.000
b) L’utilizzo del credito Ires e Irap risultante dalla Dichiarazione dei Redditi
- per il versamento dell’IVA mensile
Se supponiamo che il contribuente abbia un credito di € 500 per Ires e di € 200 per Irap, e debba versare un’ IVA periodica di 600, la scrittura sarà:
Erario c/liquidazione Iva (D 11) A Diversi 600
Credito Ires annuale (C II 5) 500
Credito Irap annuale (C II 5) 100
- per il versamento delle ritenute fiscali
Se invece che il contribuente con gli stessi crediti dell’esempio precedente deve versare delle ritenute di 550, la scrittura sarà:
Erario c/ritenute (D 11) A Diversi 550
Credito Ires annuale (C II 5) 500
Credito Irap annuale (C II 5) 50
- per il versamento dei contributi previdenziali
Se l’importo da versare è relativo a contributi previdenziali, la scrittura sarà:
Inps c/contributi (D 12) A Diversi 550
Credito Ires annuale (C II 5) 500
Credito Irap annuale (C II 5) 50
c) Utilizzo del credito Iva per la compensazione parziale:
- delle imposte risultanti dal Dichiarazione dei Redditi (saldo e acconto)
Se supponiamo che il contribuente abbia un credito Iva annuale di € 4.000 e debba versare delle imposte per saldo e acconto Ires e Irap per € 4.800, presenterà l’F24 con un saldo attivo di € 800, e la scrittura contabile sarà la seguente:
Diversi A Diversi 4.800
Credito Iva annuale (C II 5) 4.000
Banca c/c 800
Debito Irpeg (D 11) 1.000
Debito Irap (D11) 2.400
Acconto Irap (C II 5) 1.000
Acconto Ires (C II 5) 400
- per il versamento delle ritenute fiscali
Se invece il contribuente “spende” il suo credito Iva annuale di € 1.000 per compensare delle ritenute di € 1.200, presenterà l’F24 con un saldo attivo di € 200, e la scrittura contabile sarà la seguente:
Erario c/ritenute (D 11) A Diversi 1.200
Credito Iva annuale (C II 5) 1.000
Banca c/c 200
- per il versamento dei contributi previdenziali
Se invece il contribuente deve versare € 1.000 a titolo di contributi, la scrittura contabile sarà la seguente:
Inps c/contributi (D 12) A Diversi 1.200
Credito Iva annuale (C II 5) 1.000
Banca c/c 200
d) Utilizzo del credito Ires e Irap per la compensazione parziale:
Se supponiamo che il contribuente abbia un credito Ires annuale di € 2.000 e un credito Irap annuale di € 300 e debba versare un Iva dovuta per il mese di giugno 2004 per € 2.800, presenterà l’F24 con un saldo attivo di € 500, e la scrittura contabile sarà la seguente:
Erario c/liquidazione Iva (D 11) A Diversi 2.800
Credito Ires annuale (C II 5) 2.000
Credito Ires annuale (C II 5) 300
Banca c/c 500
- per il versamento delle ritenute fiscali
Se invece il contribuente utilizza il suo credito Ires annuale di € 3.000 e il suo credito Irap annuale di € 1.000 per compensare delle ritenute di € 4.400, presenterà l’F24 con un saldo attivo di € 400, e la scrittura contabile sarà la seguente:
Erario c/ritenute (D 11) A Diversi 4.400
Credito Ires annuale (C II 5) 3.000
Credito Irap annuale (C II 5) 1.000
Banca c/c 400
- per il versamento dei contributi previdenziali
Se invece il contribuente deve versare € 5.500 a titolo di contributi, la scrittura contabile sarà la seguente:
Inps c/contributi (D 12) A Diversi 5.500
Credito Ires annuale (C II 5) 3.000
Credito Irap annuale (C II 5) 1.000
Banca c/c 1.500
Conclusione
È evidente che le ipotesi che si possono presentare nella pratica sono molto numerose, in quanto comprendono numerose combinazioni di fattispecie che non possono essere coperte del tutto senza rendere lo scritto oltremodo lungo, ma si ritiene che gli esempi qui forniti possano essere di ausilio per la rilevazione di qualunque operazione di compensazione tributaria.