Vanno dichiarati come compensi gli interessi maturati ed accreditati sul conto corrente bancario utilizzato dal professionista esclusivamente per l’attività professionale? In caso di risposta affermativa le ritenute d’acconto possono essere scomputate dall’imposta durante la compilazione del Modello Unico? Se il conto è intestato ad un associazione professionale cambia qualcosa nella disciplina? In tutti questi casi come si deve procedere alla contabilizzazione?
Gli interessi maturati sul conto corrente non possono considerarsi attratti nel reddito di lavoro autonomo in quanto l’articolo 54 del TUIR individua le componenti positive che concorrono alla determinazione di tale categoria di reddito (i compensi percepiti per l’esercizio dell’attività, le plusvalenze e le minusvalenze, la cessione della clientela,ecc. ) e tra queste non figurano gli interessi attivi, neppure nel caso in cui il conto corrente sia utilizzato esclusivamente per l’esercizio dell’attività professionale. Gli interessi, si configurano come redditi di capitale e, pertaanto saranno assoggettati alla ritenuta del 27 per cento, ai sensi dell’articolo 26, comma 2, lettera a), del DPR n. 600 del 1973. Per i professionisti detta ritenuta è operata a titolo d’imposta. Anche nel caso di conto corrente intestato all’associazione professionale, non muta la natura di redditi di capitale degli interessi. La ritenuta effettuata a titolo d’acconto ai sensi del medesimo articolo 26, comma 4, è ripartita tra i singoli associati. I professionisti in regime di contabilità semplificata ai sensi dell’art, 19 del DPR n. 600 del 1973 (tenuti al registro cronologico degli incassi e delle spese) sono dispensati da obblighi di annotazione degli interessi. I professionisti in regime di contabilità ordinaria dovranno invece annotare contabilmente tutti i movimenti finanziari, anche se non relativi a componenti reddituali positivi o negativi. Gli interessi possono essere indicati al netto delle ritenute subite. (anno 2010)