Interessi auto 20% capitazionazione? No

Ditta individuale in contabilità “ordinaria”, acquista un’autovettura, bene non strumentale che verrà scaricato al 20% nel limite fiscalmente riconosciuto di 18.076,00.
Per pagare l’auto viene concesso un finanziamento di 3.500,00€ della durata di 5 anni.
La fattura globale emessa esente art.10 D.P.R. 633/72 della finanziaria contiene le seguenti voci:
interessi di finanziamento
-commissione finanziaria
-bollo
-spese presentazione rid

1) mi risulta che gli interessi passivi siano deducibili al 20%, ma mi risulta anche che gli stessi “possono o devono” essere imputati come onere accessorio all’immobilizzazione materiale (l’auto). Dato che se li imputo nel conto dell’immoblizzazione materiale (CESPITE) potrò scaricare solo il 20% di quegli interessi attraverso l’ammortamento, posso scaricarli ed imputarli direttamente nel conto economico come oneri finanziari deducibili, sempre al 20%? oppure c’è qualcosa che mi sfugge?
2) per le altre voci (commissione, bollo, spese pres.rid) le devo mettere nel conto dell’immobilizz.materiale ed ammortizzarle via via, ovvero devo metterle nel conto economico e scaricarle in base alla durata del finaziamento (alias risconti attivi da spalmare)?.

In ultimo, ipotizzando invece che ci troviamo di fronte ad un contribuente in semplificata 2017 (regime di cassa!), come si dovrà agire con le stesse domande di cui sopra? 

Grazie con stima e buon lavoro.

rispostaRisposta

In linea generale, gli interessi passivi “per l’acquisto” di una immobilizzazione non vanno capitalizzati (a differenza di quanto previsto per la loro “costruzione”).  Pertanto, interessi passivi sul finanziamento dell’acquisto dell’autovettura verranno ordinariamente contabilizzati a conto economico (e dedotti per il solo 20% del loro importo, come correttamente evidenziato).

Discorso del tutto analogo vale per le spese di gestione del finanziamento.

Per quanto attiene i contribuenti che accedono al nuovo regime “di cassa” per i semplificati dal 2017, la deduzione opererà in ragione di quanto effettivamente pagato, nel senso che:
*) l’autovettura sarà ordinariamente ammortizzata per competenza
*) gli interessi passivi ed oneri finanziari accessori risulteranno deducibili in quanto “pagati” (sempre limitatamente al 20% del loro importo).

Cordiali saluti

Quesito auto professionista

domandaDomanda

Un professionista ha acquistato l’auto come privato prima di aprire la partita iva. Si chiede se adesso che ha aperto la partita Iva può scaricarsi i seguenti costi: – il 40% di schede carburanti, pedaggi, manutenzioni, – il 40% sugli interessi pagati nell’anno per le rate dell’auto acquistata come privato con un finanziamento? Grazie

rispostaRisposta

Con riferimento: a) al costo di acquisto: non si ritiene possibile procedere all’ammortamento, considerato che la procedura che lo autorizza (art. 65 c. 3-bis Tuir) è prevista nel solo reddito d’impresa (e non anche in quello di lavoro autonomo) b) alle spese di gestione (schede carburanti,ecc.): è certamente ammesso (nei limiti del 40%) c) interessi per finanziamento: sono certamente deducibili, in quanto genericamente inerenti (nel limite sempre del 40%)

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